Le caratteristiche qualitative, fisiche e organolettiche della Cozza di Scardovari DOP sono il risultato delle peculiarità ambientali della Sacca da cui prendono il nome (in particolare la bassa salinità delle acque).
La sua reputazione è documentata dalle foto della Festa della Cozza di Scardovari, risalenti agli anni Ottanta, testimonianza di una realtà produttiva che coinvolge molti operatori e aziende familiari. La notorietà del prodotto è cresciuta nel tempo varcando i confini nazionali e riuscendo a raggiungere i mercati di diversi paesi europei.
Fonte: Qualigeo.eu
E’ la più grande laguna del Delta, vasto specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po delle Tolle, habitat ideale per molluschi come cozze e vongole, che trovano proprio qui uno dei luoghi di più intenso allevamento. Percorrendo la strada che costeggia la sacca si possono osservare da vicino le varie fasi dell’acquacoltura.
Fonte: polesineterratraduefiumi
Ostrica rosa di Scardovari o Ostrica rosa Tarbouriech: un’ostrica bella e preziosa come un gioiello, che viene coltivata in Italia e che sembra addirittura battere quella francese, per gusto e polposità. Siamo nella provincia di Rovigo, in Veneto, nella Sacca di Scardovari (Patrimonio Unesco e Riserva della Biosfera), una laguna di circa tremila ettari, magico punto di incontro tra il fiume Po e il mare Adriatico, che proprio dalla miscela tra acqua dolce e salata trae uno degli elementi che l’hanno resa celebre per la molluschicoltura.
Fonte: tgcom24.mediaset.it